Partner

Il Rinascimento della Dieta Mediterranea

Il Rinascimento della Dieta Mediterranea

Tra qualche giorno sarà in edicola GIUSTOPESO.IT

Intanto…

Una caloria non è affatto solo una caloria, e una dieta non vale l’altra per contrastare la “diabesity”. Abbiamo bisogno di una corretta informazione.
Non è un caso che in America si stia riducendo il consumo di carne, mentre in Italia  camminiamo all’indietro.

Riuscire a perdere peso, con una dieta, ma solo per alcuni mesi

È quello che accade a molte persone. Abbiamo infatti difficoltà a mantenere tale perdita nell’arco del tempo.
Questo è possibile SOLO seguendo la dieta mediterranea ed imparando a mangiare!

Il tipo di dieta può dunque essere determinante non solo per la salute e la prevenzione alimentare delle malattie cronico-degenerative, come abbiamo già scritto (ad esempio qui o qui), ma anche per la perdita di peso e per il mantenimento di esso.

Lo studio

In un recente studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association, e condotto da Cara Ebbeling e David Ludwing del New Balance Foundation Obesity Prevention Center al Boston Children’s Hospital, è stato dimostrato che la dieta a basso indice glicemico cioè la dieta mediterranea che l’Italia ignora è da preferire a quella povera di carboidrati, o ad una dieta a basso contenuto di grassi, in quanto non causa infiammazioni o stress.

Dieta a basso indice glicemico

La dieta a basso indice glicemico è stata basata su cereali minimamente raffinati, verdure, grassi (specie insaturi, contenuti ad esempio nel pesce o nell’olio di oliva o nelle noci), legumi e frutta.
Col 40% delle calorie giornaliere provenienti dai carboidrati, il 40% dai grassi insaturi e il 20% dalle proteine.

La dieta povera di carboidrati

Viene sconsigliata la dieta povera di carboidrati che è stata basata sulla famigerata dieta Atkin (che ultimamente è stata riciclata da Dukan).
Col 10% delle calorie giornaliere provenienti da carboidrati, il 60% dai grassi e il 30% dalle proteine.

Insomma lo studio è uno dei primi a mostrare come, per mantenere il peso, sia più importante ridurre ad esempio i carboidrati raffinati che ridurre tutti i grassi indistintamente.

Abbiamo scoperto che” afferma David Ludwing “adottando una dieta povera di grassi, rispetto a una dieta povera di carboidrati, si bruciano 300 calorie in meno. Il che corrisponde a quanto si consuma in un’oretta di media attività fisica”.

La dieta povera di grassi, raccomandata ad esempio dal governo degli Stati Uniti, oltre a far bruciare meno calorie delle altre, e dunque a non far mantenere il peso, è risultata la meno favorevole per i livelli di colesterolo HDL e trigliceridi.

La dieta a basso indice glicemico è risultata la migliore anche perché” sottolinea Ludwig, “è la più facile da praticare a lungo termine. In quanto non elimina intere classi di cibi, ma mantiene una varietà di alimenti”.

CONCLUSIONE: è arrivo il Rinascimento della della Dieta Mediterranea ed il libro GIUSTOPESO.IT può concorrere a convincere tutti a corretti stili di vita.

TI POTREBBERO INTERESSARE...

Come si perde peso

Pitzalis diet. Come si perde peso.

Ecco come ha ridotto il suo peso un papà nella prima fase della dieta-primo mese. Il sovrappeso e l’obesità rappresentano una vera e propria epidemia

Colesterolo alto? Intanto fai questo

Colesterolo alto? Intanto fai questo

Il colesterolo alto è una condizione di cui preoccuparsi seriamente in quanto, specialmente in chi è più avanti con l’età. Questo può comportare diverse patologie,

Pranzo al sacco? Si, ma...

Pranzo al sacco? Si, ma…

Qualcuno lo chiama “lunch box“, altri “schiscetta” o “baracchino”, qualcun altro “pranzo al sacco” ma la sostanza non cambia. Trattasi in tutti i casi di

logo_ped_famiglia

2022 © GIUSTOPESO

REGALA LA SALUTE

Clicca qui