In generale i carboidrati, rispetto alle proteine, esercitano effetti sedativi.
Fin da piccoli sappiamo cosa e quanto mangiare.
Da piccoli, perché poi perdiamo contatto con i bisogni alimentari a danno di pressioni esterne, mode e cattiva informazione. Il cervello tiene conto della composizione dell’ultimo pasto e decide circa le caratteristiche del pasto successivo.
Ora, negli individui obesi, la scelta della composizione dei pasti è invece decisamente anomala.
In particolare gli obesi golosi di cibi dolci sono meno depressi, mentre gli obesi non golosi di cibi dolci diventano più depressi, oltre che molto più stanchi e meno vigili. Si può quindi dire che gli obesi golosi effettuano una vera e propria automedicazione, anche se involontaria.
(dal libro Giustopeso.it di Giorgio Pitzalis e Maddalena Lucibello. 2012 Armando Editore). In tutte le librerie.