Per produrre il cibo che mangiamo è necessaria molta acqua, una risorsa sempre più preziosa.
Anche attraverso queste considerazioni è possibile procedere a scelte più responsabili per l’ambiente e per il futuro di tutti.
I dati riportati sono dell’Unesco-IHE
In genere il consumo di acqua è ridotto per la frutta, verdura e ortaggi:
- lattuga 130,
- anguria 160,
- pomodoro 180,
- cipolla 210,
- zucca 230,
- fragola 280,
- fagiolini 400,
- arancia 460,
- aglio 520,
- limone 560,
- uva 650,
- mela 700,
- pera 730,
- banana 860 litri/kg.
Qualche eccezione:
- ciliegia 1540,
- prugna 3000,
- arachidi 3100,
- fagioli secchi 4200,
- olive 4400,
- nocciole 6900
- mandorle 9800 litri/kg.
Anche i tuberi sono prodotti con ridotti apporti idrici (es. patate 250 litri/kg).
I cereali hanno una posizione intermedia (mais 900, grano 1300 litri/kg).
Il cosumo maggiore di acqua si ha per le carni:
- tacchino 1770,
- pollo 3900,
- capra 4000,
- maiale 4800,
- pecora 6100,
- manzo 15000 litri/kg.
Il fabbisogno idrico (impronta idrica) per produrre 1 uovo è di 200 litri.
Per produrre 1 tazza di tè sono necessari 34 litri di acqua e 140 litri per 1 tazza di caffè.
Quanta acqua serve per produrre liquidi?
- Birra 300 litri di acqua,
- succo di frutta 850 litri,
- vino 960 litri,
- latte 1000,
- olio 14430.
Per ogni kg di pasta occorrono 1560 litri di acqua, di più per il riso (3400).
Una pizza? 1150 litri.
I formaggi? 5000 litri per ogni kg e 1330 per ogni kg di pane.
Il cioccolato è terribile: 24000 litri di acqua per ogni kg!
In sintesi, è anche riducendo quantità di carni, formaggi, succhi, cioccolato, frutta secca e olio che si può dimagrire e ridurre il consumo di acqua.
Pensiamoci tutti!