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Allattamento Artificiale

Allattamento Artificiale

di Giorgio Pitzalis Md, PhD.

Allattamento Artificiale. I latti formulati (starting, follow-up e crescita) rappresentano la più valida alternativa in caso di ipo o agalattia materna.

Diverse sono le categorie di latti presenti in commercio:

  • latti per prematuri,
  • ipoallergenici o HA,
  • antidispetici,
  • antirigurgito,
  • alimenti speciali,
  • latti di crescita.

Dal 1977, nella preparazione dei latti artificiali per il neonato a termine vengono prese come punto di riferimento le linee guida indicate dal Comitato per la Nutrizione della società Europea di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN).

La Legislazione dei latti formulati è normata da diversi decreti (Decreto Legislativo n.111 del 1992, Decreto Ministeriale n.500 del 1994, Decreto del Presidente della Repubblica n. 57 del 2002, Decreto Ministeriale n.46 del 2005, Decreto Ministeriale n.82 del 2009).

Inoltre l’etichettatura deve evidenziare chiaramente la dicitura relativamente alla superiorità dell’allattamento seno e la dicitura che raccomandi di utilizzare il prodotto soltanto dietro parere di persone qualificate.

In questo senso è vietato fornire indicazioni che scoraggino l’allattamento al seno, utilizzare i termini “maternizzato” e “umanizzato” e includere nell’etichettatura immagini di lattanti o altre figure che portino a idealizzare il prodotto.

I recenti sviluppi nella composizione delle formule sono volti a riprodurre non solo i livelli quantitativi di macro e micronutrienti, ma anche a mimare i diversi effetti funzionali (LC-PUFA, pre e probiotici, nucleotidi), propri del latte materno.

Controindicazioni all’allattamento materno.

Nella maggior parte dei casi le infezioni materne non rappresentano una controindicazione all’allattamento al seno.
Poche sono le eccezioni, per cui è consigliabile la sospensione dell’allattamento materno:

  • infezione materna da epatite B in atto,
  • HIV e HTLV-1,
  • HCV ad alta carica virale,
  • CMV (prematuri o deficit del sistema immunitario),
  • HSV (lesioni attive),
  • VZV perinatale,
  • morbillo materno perinatale,
  • malattia di Lyme,
  • Tbc materna in fase attiva,
  • severa debilitazione,
  • tossicodipendenza,
  • galattosemia.

Un altro aspetto importante e motivo di confusione è rappresentato dall’assunzione dei farmaci durante l’allattamento.
In generale sono poche le terapie farmacologiche che richiedono la sospensione del nutrimento materno…

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