Le diete vegetariane escludono in varia misura prodotti animali; le diete vegan li escludono del tutto.
La preoccupazione maggiore per queste diete riguarda il piccolo ma importante rischio di carenze nutrizionali
Queste includono le carenze di:
- ferro
- zinco
- riboflavina
- vitamina B12
- vitamina D
- calcio (specialmente per le diete vegan)
- inadeguato apporto calorico.
Queste carenze sono più probabili in individui con bisogni aumentati
In particolare i lattanti, i bambini e le donne in gravidanza e durante l’allattamento.
Sebbene l’inclusione di prodotti animali non garantisca automaticamente l’adeguatezza di una dieta, è più facile riuscire ad avere una dieta bilanciata con prodotti animali che senza.
Una dieta vegetariana con uova, latte e derivati fornisce proteine di alta qualità ed è una buona fonte di vitamine del gruppo B e di calcio.
Problemi possono insorgere con le diete vegan
Un bambino di 6–24 mesi con dieta vegan deve ricevere una grande varietà di proteine vegetali.
Ogni pasto deve comprendere due fonti complementari di proteine, come legumi e grano, o riso e lenticchie.
Una dieta vegan o macrobiotica molto rigorosa, specialmente se combinata con un consumo rigido di soli cibi naturali e biologici, può avere gravi effetti secondari e dev’essere scoraggiata durante il periodo di alimentazione complementare.
Comporta un alto rischio di carenze nutrizionali e sono stati descritti casi di malnutrizione proteico–energetica, rachitismo, ritardo di crescita e ritardo dello sviluppo psicomotorio in lattanti e bambini. (139-141)
http://www.ilca.org/files/resources/international_regional_documetns/EUPolicy06Italian.pdf