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La classifica delle diete

La classifica delle diete

Ecco la classifica tra le diete attualmente più in voga:

[ errata ] dieta Dukan

E’ un regime alimentare iperproteico e quindi non equilibrato. In più non offre nessuna coscienza alimentare.
E’ sconsigliabile il suo impiego nel lungo periodo.

[ pessima ] dieta Vegana

La dieta vegetariana stretta o Vegan (che prevede l’abolizione di qualsiasi alimento di origine animale), se prolungata nel tempo, può indurre la carenza di nutrienti indispensabili quali il ferro, lo zinco, il calcio, la vitamina B12.

Particolarmente a rischio nelle diete vegetariane strette sono i bambini, le gestanti, le donne in allattamento, gli anziani.

[ discutibile ] dieta Vegetariana

Le uniche due diete vegetariane possibili sono la dieta ovo-vegetariana e la dieta ovolatteo-vegetariana che aboliscono tutti gli alimenti di origine animale ma consentono l’assunzione di latte e uova.

Non rappresentano tanto una scelta alimentare quanto una scelta di coscienza e, non operando restrizioni particolari sui macronutrienti, sono pienamente accettabili.

[ inutile, diseducativa ] dieta dissociata

Queste diete si basano sul concetto di non abbinare alimenti fra loro in conflitto. Di solito viene preso in considerazione il singolo pasto o l’alimentazione giornaliera.

All’interno di tale unità è necessario seguire norme molto rigide che proibiscono l’associazione di alcuni cibi. È una dieta chiaramente non fisiologica, poiché fornisce i vari nutrienti non nell’arco della giornata, ma nell’arco della settimana.

Ne esistono numerose varianti e purtroppo anche molte diete “serie” hanno mutuato alcuni concetti erronei delle diete dissociate, per esempio la prescrizione infondata di non assumere frutta a fine pasto.

Oltre 10 anni or sono (International Journal of Obesity, 2000 ; 24 pp. 492-496) uno studio clinico ha posto a confronto due gruppi di soggetti obesi posti a dieta ipocalorica (1100 kcal/giorno), una dissociata e l’altra bilanciata. Il gruppo “dissociato” era diminuito in media di 1,5 kg in meno rispetto a quello “bilanciato”.

[ complicata, diseducativa ] dieta a punti

La dieta è caratterizzata da una ripartizione dei macronutrienti decisamente sbilanciata verso le proteine e i grassi.

Si attribuisce un punteggio ad ogni alimento e la somma giornaliera deve essere compresa tra 40 e 60.
Non esiste una evidenza scientifica, il procedimento è complesso e non contribuisce in nessun modo a migliorare la cultura nutrizionale del soggetto.

[ complicata, diseducativa ] dieta a zona

Ricordarsi di mangiare il 40% di carboidrati, il 30% di proteine e il 30% di grassi.
Questa è la prima, difficile, regola della dieta a zona.

Durante la giornata vengono concessi cinque pasti, ma la prima colazione deve essere assunta entro un’ora dalla sveglia, il pranzo entro cinque ore dalla colazione, lo spuntino del pomeriggio entro cinque ore dal pranzo, la cena entro 2-3 ore dallo spuntino, e infine lo spuntino serale dopo 90 minuti dalla cena e 30 minuti prima di coricarsi.

Il rispetto degli orari è d’importanza cruciale per assicurare quantità stabili di glucosio nel sangue.
Ma quanta fatica per rispettare tutti questi orari semplicemente per mangiare!

Le diete monopiatto

Inoltre, sono noiose le diete monopiatto (dieta del minestrone, yogurt, uva, ecc.) che consentono spesso di mangiare a volontà un unico alimento (per esempio 3 kg di uva al giorno).
Sono evidentemente sbilanciate, diseducative, dannose e, spesso, neanche ipocaloriche!

Una dieta ipocalorica, anche del bambino, può essere così strutturata: suddividere l’alimentazione giornaliera in 4-5 pasti, consumare giuste razioni di pasta, o riso o patate, accompagnare i cibi con poco pane del panettiere (e non dai più costosi e calorici prodotti da forno), ricorrere con frequenza alle “carni alternative” (pollo, coniglio, maiale, tacchino, etc.) o pesce, consumare ogni giorno almeno 5 porzioni (pari a 5 nostri pugni) di frutta e/o verdura di stagione e multicolore, usare come condimento preferito l’olio extravergine di oliva, non eccedere nei formaggi e bere acqua a volontà è da considerarsi noioso?

E poi intendiamoci: ci sono alternative, pillole o bacchette magiche?

(la lettura continua in libreria con Giustopeso.it di Giorgio Pitzalis e Maddalena Lucibello, Armando Editore 2012)

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