Mangiare di corsa non fa bene. Bisogna mangiare con lentezza e allora, anche la più rapida pausa pranzo deve durare almeno venti minuti, e non meno.
Rallentare il ritmo aiuta a far crescere con progressività il senso di sazietà e, di conseguenza, evita gli eccessi che conducono all’obesità.
I mangiatori “veloci”
Da uno studio apparso su Nutrition emerge che gli uomini etichettati come “mangiatori veloci” hanno fatto registrare, rispetto a quelli “più lenti”, una probabilità maggiore di sviluppare alcuni fattori di rischio cardio-metabolico.
In altre parole, alti livelli di glucosio nel sangue e bassi livelli di colesterolo cosiddetto buono (Hdl). E questo, a prescindere da altezza, peso e indice di massa corporea.
Un altro studio (Nutrition Journal), ha rivelato che mangiare in fretta dà origine a livelli più elevati di una citochina infiammatoria, l’ interleuchina-1 beta, che può a sua volta aprire la strada all’obesità e alle sue principali complicanze: il diabete e le più diffuse malattie cardiovascolari.
Prenditi il tuo tempo per mangiare.
20 minuti, da quando si comincia a mangiare, è il tempo minimo che occorre affinché al nostro cervello arrivi il segnale di sazietà.
Per questo, chi mangia più in fretta introduce più calorie del necessario.
Non dobbiamo poi dimenticare che la prima digestione avviene in bocca. Chi mangia rapidamente digerisce con più difficoltà.
Per tutti questi motivi è importante dedicare il giusto tempo a tutti i pasti, anche a quelli consumati fuori casa.
Come fare, dunque, a riservare il tempo adeguato a ogni pasto?
Intanto mangiare 5 volte al giorno (colazione del mattino, spuntino, pranzo, merenda e cena), con l’obiettivo di non arrivare troppo affamati ai pasti.
Bisogna anzitutto sedersi sempre, evitando se possibile di fare altre cose tipo continuare a cucinare, guardare la tv, finire di apparecchiare o sparecchiare anzitempo, interrompere pranzo e cena con altre attività.
Insomma, il cibo vuole la sua concentrazione e una certa tranquillità.
Evitare poi bocconi troppo grandi, masticando molto bene prima di deglutire e intervallare spesso con piccoli sorsi d’acqua.
Altro consiglio, stavolta curioso e meno scontato, è quello di appoggiare le posate dopo ogni boccone, proprio al fine di rallentare il pasto.