Alimenti preferibilmente biologici:
- Spinaci,
- lattughe,
- insalate in genere. Molte persone spendono parecchio per acquistare costose insalate già tagliate e imbustate, mentre sarebbe più salutare spendere quei soldi per sane lattughe biologiche,
- peperoni. I peperoni sono fra i prodotti che trattengono altissime percentuali di pesticidi, insieme alle pesche, le ciliegie, i sedani;
- mele. Il 92% delle mele analizzate dai centri ricerca dell’EWG (Enviromental Working Group) è risultato positivo ai residui di pesticidi e il 72% di quelle avevano più di un tipo di insetticida sulla buccia;
- fragole. Gli insetti amano i frutti estremamente dolci quindi non c’è da meravigliarsi se sono stati trovati ben 38 diversi tipi di insetticidi sulla buccia di questi splendidi frutti.
Alimenti preferibilmente non biologici.
- Latte. Qualsiasi residuo animale finisce nel grasso del latte, che viene eliminato nei processi di scrematura e pastorizzazione. E, contrariamente alla credenza popolare, tutto il latte, che sia di origine biologica o meno, è privo di residui di antibiotici;
- olio d’oliva. Non vale la pena di pagare molto di più per l’olio biologico, dal momento che il processo di produzione dell’olio rimuove abbastanza bene i residui di pesticidi;
- Yogurt. Come il latte, gli elementi estranei vengono agilmente eliminati durante la scrematura. Tutt’al più i residui di pesticidi provengono dalla frutta in pezzi e non dallo yogurt in sé.