In Italia il 22,6% dei bambini è a rischio povertà

bambini e povertà

SAVE THE CHILDREN: “NEL NOSTRO PAESE GLI ADULTI SI SONO DIMENTICATI DEI PIU’ PICCOLI”.
(DIRE) Roma, 15 mag.

In Italia il 22,6% dei bambini e’ a rischio poverta’, quasi 1 su 4, con uno spread rispetto agli adulti dell’ 8,2%, uno dei piu’ alti in Europa.
Tra i piu’ colpiti, i bambini con un solo genitore – quasi 1 su 3 in poverta’ – e i figli delle giovani coppie, dove il rischio poverta’ colpisce quasi 1 minore su 2.

Ricordiamoci dell’infanzia

Parte oggi e andra’ avanti per tutto il mese di maggio ‘Ricordiamoci dell’infanzia‘, la nuova campagna di Save the Children in aiuto ai bambini a rischio in Italia, con le foto di tre bambini che impersonano il premier Monti e i Ministri Fornero e Passera da piccoli.

Tra le azioni di sensibilizzazione un grande evento il 25 maggio a Roma, altri eventi in 13 citta’, un appello al Governo.
A sostegno della Campagna anche molti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura.

Per aderire: www.ricordiamocidellinfanzia.it “Viviamo in un’Italia smemorata, nelle mani di adulti che si sono dimenticati dei bambini“, scrive l’associazione. “Altrimenti il nostro Paese sarebbe gia’ corso ai ripari di fronte ai dati drammatici che ci posizionano ai primi posti della classifica europea sul rischio poverta’ minorile, e alla loro escalation negli anni.

1 minore su 4 è a rischio povertà

1 minore su 4 oggi, pari al 22,6% dei bambini che sono nel nostro paese, e’ a rischio poverta’, vive cioe’ in famiglie con un reddito troppo basso per garantirgli cio’ di cui avrebbe bisogno per un sano e pieno sviluppo psichico, fisico, intellettuale e sociale”.

Un dato, spiega ancora Save the Children, che e’ il piu’ alto degli ultimi 15 anni – con una crescita del 3,3% rispetto al 2006 – e che ha uno spread, un differenziale rispetto agli adulti a rischio poverta’, dell’8,2% (gli over diciotto in condizione di forte disagio economico sono infatti il 14,4% della popolazione italiana).

Un dato che schizza a livelli mai registrati finora nel caso di bambini figli di madri sole – per i quali l’incidenza di poverta’ sale al 28,5% – e nel caso in cui il capofamiglia abbia meno di 35 anni.

In questi nuclei 1 figlio su 2 e’ a rischio poverta’. Il Sud e le Isole sono le aree del paese a piu’ alta incidenza di poverta’, che raggiunge rispettivamente quasi il 40% (con quasi 2 minori ogni su 5 a rischio poverta’) e il 44,7%.

A fronte di cio’ l’Italia e’ agli ultimi posti in Europa per finanziamenti a favore delle famiglie, infanzia e maternita’ con l’1,3% del Pil contro il 2,2% della media europea. Mentre purtroppo vanta altri primati negativi – dall’evasione fiscale alla corruzione – che, negli anni hanno sottratto risorse preziose alle centinaia di migliaia di minori che ne avrebbero avuto diritto e bisogno.

Mentre si parla tanto e giustamente dello spread fra i titoli pubblici italiani e quelli tedeschi– ha detto Valerio Neri, direttore Generale Save the Children Italia- mai si sente parlare di quest’altro spread che riguarda la poverta’ e in particolare, la poverta’ minorile.

I dati ci dicono infatti che negli ultimi 15 anni, con un intensificarsi del fenomeno fra il 2006 e il 2010, la poverta’ ha colpito piu’ di tutti e con crescente intensita’ i bambini“.

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