La dieta tisanoreica è “ideata” da un imprenditore veneto che opera nel settore erboristico.
Iniziamo col dire che è, tanto per cambiare, una dieta iperproteica, quindi sbilanciata in termini di proteine, carboidrati e lipidi.
Non deve essere quindi consigliata.
I fautori di questi scorretti regimi alimentari sostengono:
- la carenza o l’assenza di carboidrati impedisce la trasformazione dei lipidi alimentari in grassi di deposito;
- la metabolizzazione delle proteine richiede un 30% in più di energia rispetto a quella che occorre per metabolizzare glicidi e lipidi.
Queste sono due argomentazioni che non giustificano affatto la loro pratica. Siamo alle solite: è fondamentale imparare a mangiare!
In cosa consiste la dieta tisanoreica?
La dieta tisanoreica, da effettuarsi sotto controllo medico, ha una durata variabile tra i 20 e i 40 giorni.
Consta di due fasi:
- la fase intensiva;
- la fase di stabilizzazione.
Fase intensiva
Durante la fase intensiva la dieta tisanoreica prevede l’esclusione completa dei glicidi e di buona parte dei lipidi.
Si possono mangiare carne, uova e pesce una volta al giorno.
Gli altri pasti invece (da effettuarsi mediamente quattro volte al giorno) sono costituiti da prodotti Tisanoreica (e comici a buttare euro!).
In questa fase si costringe l’organismo a ricorrere a un meccanismo noto come chetosi.
I prodotti Tisanoreica sono costituiti da:
- pietanze Tisanoreica (euro)
- da estratti Tisanoreica (euro).
Pietanze Tisanoreica
Le pietanze Tisanoreica vengono preparate sia con proteine vegetali che con proteine animali e vengono arricchite con una miscela di fitoestratti noto come Attivatore Tisanoreica.
Estratti Tisanoreica
Gli estratti Tisanoreica vengono preparati con il metodo della Decottopia, un metodo di estrazione e mantenimento dei principi attivi di almeno dieci piante.
Fase di stabilizzazione
Terminata la fase intensiva, si passa alla fase di stabilizzazione.
Le pietanze vengono ridotte a due al giorno e inizia la reintroduzione di carboidrati complessi come pane e pasta.
Si devono però evitare la frutta, le patate e le verdure colorate (pessimo consiglio!).
Scopo della fase di stabilizzazione è quello di far uscire l’organismo dalla chetosi preparandolo a un’alimentazione più equilibrata dal punto di vista della ripartizione dei macronutrienti.
Dieta Tisanoreica e marketing
Se si analizza la dieta tisanoreica dal punto di vista del marketing, niente da dire. Un regime alimentare che ti costringe a comprare diversi prodotti dell’azienda che ha ideato la dieta è una pensata niente male.
Si è poi pensato bene di coinvolgere diversi personaggi dello spettacolo (Valeria Marini, Elisa Triani, Britney Spears ecc.) e di far bella mostra sul sito ufficiale di uno studio dell’Università di Padova che certifica la validità della dieta tisanoreica.
A parte il fatto che uno sponsor come Valeria Marini può non apparire totalmente convincente, è bene rimarcare che un solo studio durato 40 giorni e perdipiù effettuato su un campione molto limitato (30 soggetti) è un po’ pochino per considerare la tisanoreica come la dieta delle diete…
Secondo lo studio dell’Università di Padova la dieta tisanoreica avrebbe una percentuale di abbandono decisamente inferiore a quella della dieta mediterranea e a quella della dieta a zona. Ribadiamo che stiamo parlando di 30 soggetti…
In conclusione
A nostro parere la dieta tisanoreica è un regime alimentare da sconsigliare.
Che la tisanoreica riesca inizialmente a far perdere peso non viene contestato; il problema fondamentale è che perdere peso quando si inizia un nuovo regime alimentare è piuttosto semplice. Il difficile è riuscire a mantenere il peso raggiunto e sostenere tale regime per tutta la vita.
La cosa più sensata è invece adottare un regime equilibrato da tutti i punti di vista e che sia sostenibile da tutti e per tutta la vita. La dieta italiana è il tipico esempio di un regime siffatto.
E poi la trovi in farmacia, erboristeria o centro estetico.
In conclusione: dieta tisanoreica? No, grazie.
(liberamente tratto dal sito http://www.albanesi.it/index.htm)