La steatosi epatica non alcolica (NAFLD, Non Alcoholic Fatty Liver Disease) è di frequente riscontro all’ecografia addominale ed è spesso associata ad alterazioni ematochimiche.
Costituisce la causa più frequente (dal 45% al 70%) di epatopatia non virus, non alcool correlata, che a sua volta è la più frequente di epatopatia cronica e rappresenta un importante fattore di rischio cardiovascolare.
Gli effetti di aderenza alla dieta mediterranea
Gli effetti dell’aderenza alla Dieta Mediterranea (DM) – misurata con MedDietScore – sulla prevalenza e sulla gravità della NAFLD sono stati di recente valutati su 58 pazienti adulti con recente diagnosi di NAFLD di cui erano disponibili i referti elastografici e 58 controlli sani.
Il MedDietScore è risultato negativamente correlato con:
- i livelli sierici di alanina aminotransferasi (p = 0.03);
- di insulina (p = 0,001);
- con la resistenza all’insulina (p = 0,005);
- con la gravità della steatosi (p = 0,006).
Al contempo è risultato positivamente correlato ai livelli di: adiponectina (p = 0.04).
D’altro canto, i pazienti con steatoepatite non alcolica ( NASH ) mostravano un’aderenza inferiore alla Dieta Mediterranea (29.3 ± 3.2 vs 34.1 ± 4.4; p = 0.004) rispetto ai controlli.
Per ogni aumento di una unità al punteggio MedDietScore è risultata associata una riduzione del 36% del rischio di steatosi epatica (OR= 0,64; IC 95 %= 0,45-0,92), anche dopo aggiustamento per genere e livello di adiposità viscerale.Nessuna differenza nella MedDietScore era stata osservata tra pazienti e controlli.
Una maggiore aderenza alla Dieta Mediterranea è dunque associata con minore grado di insulino-resistenza e con una minor gravità della malattia.
Adherence to the Mediterranean diet is associated with the severityof non-alcoholic fatty liver disease
Kontogianni MD, Tileli N, Margariti A et al.
Clin Nutr. 2013 Sep 7. pii: S0261-5614(13)00238-0.