Pensi sia utile il latte di miglio, di avena, di noci, di mandorle, di nocciole, di cocco per te e per il tuo bambino?
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Il latte ed il bambino
Dott. Giorgio Pitzalis
“Per aiutare i figli a crescere bene,
i genitori devono guardare lontano.
A volte lontanissimo.
E’ nella seconda parte della vita, infatti,
che la salute può presentare il conto.
I bambini hanno bisogno di imparare buone abitudini,
che proteggano il loro sviluppo ma anche la futura vita adulta”.
Il primo nutrizionista è il pediatra
Il Pediatra di famiglia assiste i suoi piccoli pazienti per 5110 giorni (dalla nascita a 14 anni) ed entra, come nessun altro medico nel cuore della famiglia.
E’ inoltre il primo, e spesso l’unico, nutrizionista del nucleo familiare.
Il pediatra è quindi, a tutti gli effetti uno stakeholder, figura a cui è richiesta di realizzare una missione: la crescita di un bambino sano.
L’alimentazione deve quindi essere corretta fin dai primi mesi di vita
In questo senso il latte riveste un ruolo fondamentale.
Nel primo anno di vita è ovviamente il latte materno ad essere protagonista assoluto, come alimento esclusivo fino a sei mesi e più avanti integrato con altro cibo (divezzamento).
Il latte formulato, preparato a partire dal latte vaccino modificato per renderlo più simile al latte umano, è nato proprio per venire incontro alle esigenze di chi non può allattare, o per integrare un allattamento insufficiente.
Dal secondo anno in poi e fino all’età adulta il latte e/o yogurt deve rappresentare un presidio fondamentale della dieta giornaliera, in accordo con i dettami di una corretta alimentazione mediterranea.
Il latte consente un corretto di apporto di calcio
Solo il latte consente un corretto di apporto di calcio ed altri minerali ed un apporto contenuto di proteine di alto valore biologico, di colesterolo e di sodio.
Sostituire completamente il latte con formaggi è quindi scorretto perché non rende possibile il contenimento della quota proteica, precursore del fenomeno sovrappeso-obesità in età evolutiva.
La recente moda di sostituire il latte vaccino con altri latti o bevande vegetali non può essere accolta favorevolmente perché non consente corretti stili di vita ed espone il bambino a carenze nutrizionali.
Numerose indagini alimentari condotte nel tempo sono concordi nel rilevare tutte le stesse problematiche
La prima colazione è di frequente “dimenticata”. Il latte è spesso precocemente abolito e sostituito da bevande gasate e zuccherate.
La seconda colazione del mattino è di conseguenza abbondante, il pranzo è spesso incompleto, la merenda è a base di cibi confezionati.
Una costante è l’eccesso di proteine animali, grassi saturi e sale.
Fondamentale è la famiglia
L’esempio della famiglia è fondamentale: non si può parlare di educazione alimentare se i genitori non iniziano per primi a seguire una dieta equilibrata.
Infatti i bambini mangiano quello che i genitori comprano e preparano per loro e per la famiglia.
Per cambiare il cibo dei bambini bisogna che i genitori cambino il loro.
I bambini amano cucinare e mangiano volentieri quel che cucinano con la mamma e/o con il papà.