I nostri bambini sono costretti a crescere troppo in fretta.
E’ palese la adultizzazione dei bambini
Mentre sempre più adulti cercano di restare giovani a lungo (adultescenza). Le distanze tra genitori e figli sono azzerate e si è dissolta l’autorevolezza.
Spesso si arriva ad essere genitori quando ancora si sta costruendo il proprio percorso professionale e perciò ci si sente ancora centrati su di sé, come gli adolescenti.
Il bambino diventa parte del processo di gratificazione, come una proiezione di sé genitore.
Di più, diventa parte di un progetto narcisistico che punta al compiacimento. Si insegue il mito del “figlio di successo”.
Il paradosso è che più c’è fusione di ruoli più esiste un distacco ed un fragoroso silenzio nella vita quotidiana.
In tutto questo i figli vivono in balia dell’ansia, dei ritmi sostenuti e della competitività, finendo per rendere immobili, atterriti dalle scelte di vita (progetto di vita) le nostre generazioni future.