Prima di intraprendere un nuovo regime dietetico è obbligatorio rivolgersi ad un medico specializzato per accertare che non ci siano controindicazioni.
Una delle diete più “gettonate”, ed a torto considerata miracolosa, è la dieta iperproteica.
Questo è un particolare regime alimentare caratterizzato da un ridotto consumo di carboidrati abbinato ad un elevato apporto di proteine e grassi. Le proteine comprendono un ampio gruppo di composti organici formati da sequenze di aminoacidi legate tra loro attraverso legami peptidici.
La principale funzione delle proteine è quella di rifornire i tessuti degli aminoacidi necessari per i processi di rinnovamento cellulare (funzione plastica), mentre possono avere un ruolo energetico (soprattutto gli aminoacidi ramificati) in corso di digiuno prolungato.
Il fabbisogno consigliato giornaliero è pari a 0,8-1,2 g di proteine per Kg di peso corporeo.
Per garantire la corretta funzionalità dell’organismo e proteggerlo da alcune malattie queste proteine dovrebbero derivare per i 2/3 da prodotti di origine animale e per 1/3 da prodotti di origine vegetale (legumi).
Carni e formaggi sono gli alimenti che contengono più proteine.
In sintesi questi sono i contenuti proteici (tra parentesi) di alcuni alimenti ogni 100 g:
- vitello (38,6 %);
- caciocavallo (37,7 %);
- parmigiano (33,5%);
- prosciutto crudo (27,5%);
- pollo (19%);
- merluzzo (17%);
- pane (8,6%);
- pasta (4,7%);
- latte vaccino (3,3%).
Un valido apporto proteico è anche dato dai cereali, legumi, verdure ed ortaggi.
Comunque, se l’alimentazione è iperproteica o poco variata e se non vengono assunte con la dieta proteine animali e vegetali, gli aminoacidi in eccesso non sono utilizzati per la sintesi proteica ma per la sintesi di zuccheri e/o grassi.
La dieta iperproteica prevede invece apporti nettamente superiori nell’ordine di 1,8-2,2 g/Kg.
In caso di dieta iperproteica-ipercalorica l’eccesso di proteine si trasforma in grasso di deposito.
Invece, nelle diete iperproteiche-ipocaloriche l’eccesso di proteine viene invece utilizzato per ricavare energia.
Comunque, entrambi i regimi alimentari comportano un aumentato impegno renale necessario per l’eliminazione dell’azoto contenuto nelle proteine.
Per questo motivo la dieta iperproteica è controindicata in caso di problemi epatici e renali e non è adatta a chi pratica sport di resistenza (es. corsa, ciclismo).
D’altra parte coloro che praticano sport di potenza (rugby, sollevamento pesi, culturismo), sono tra i maggiori sostenitori delle diete iperproteiche poiché possono favorisce la secrezione di testosterone e l’ormone della crescita.
La dieta iperproteica limita il consumo di zuccheri, dolci e bevande zuccherate e, se non altro, questo è un bene in quanto la riduzione di zuccheri semplici o complessi (pane o pasta) comporta, da solo, una riduzione del peso corporeo.
Come è giusto che sia, anche nei regimi alimentari equilibrati, è consigliata un consumo importante di frutta e verdura, cruda o cotta al vapore e preferibilmente di stagione.
Sconsigliati, come in qualsiasi programma alimentare, l’uso di frullati, centrifugati o estratti di verdure o frutta.
Ultimo consiglio: non saltare mai la prima colazione e cerchiamo di bere 400-500 ml di latte o yogurt al giorno.
Tratto da:
Cosa e quanto mangiare per una corretta alimentazione
di Giorgio Pitzalis, Maddalena Lucibello