Continua il trend di crescita della curva epidemica dei casi di influenza 2018 nel nostro Paese, che si avvicina sempre di più al picco stagionale. Sono 802 mila i casi registrati nella prima settimana del 2018, per un totale dall’inizio della sorveglianza di circa 3 milioni di casi.
In Italia, dunque, così come nel resto d’Europa, la stagione influenzale in corso presenta effettivamente una diffusione maggiore rispetto a quelle passate: i dati Influnet mostrano che alla settimana 1/2018 il livello dell’incidenza è paragonabile a quello osservato nelle stagioni 2004-05 e 2009-10, anni in cui si sono osservati i picchi epidemici più elevati.
Anche se in termini di casi gravi e decessi, da influenza confermata, le stagioni 2009/2010, 2010/2011 e 2014/2015 (stagioni in cui si è avuta la prevalente circolazione del virus pandemico) sono state molto più severe.
Oltre alla vaccinazione antinfluenzale, per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, è importante mettere in atto anche misure di protezione personali (non farmacologiche) come per esempio:
- lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
- buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
- isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
- uso di mascherine da parte soprattutto dei genitori e delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti casalinghi e sanitari (ospedali). Eviterete così il contagio.