Il peso globale degli ‘XXL’ è una delle minacce più pericolose per la terra. La loro ‘fame mondiale’ è in grado di fare più danni persino del boom della popolazione.
L’impatto del grasso pesa come un miliardo extra di persone
In uno studio pubblicato sulla rivista ‘BMC Public Health‘, gli esperti spiegano che l’impatto del grasso che avanza pesa sulle risorse globali come un miliardo extra di persone.
Il gruppo di scienziati ha messo il mondo su una bilancia e stimato il peso totale a 287 milioni di tonnellate. Ha scoperto inoltre che l’ago pende pericolosamente dalla parte del Nord America, che mostra di avere la media dei chili più alta.
Anche se vi abita solo il 6% della popolazione globale, quest’area è responsabile di più di un terzo dell’obesità.
Sempre secondo i calcoli dei ricercatori, circa 15 milioni di tonnellate del totale 287 milioni sono dovuti alle persone in sovrappeso e 3,5 milioni di tonnellate all’obesità.
I dati del 2005
Gli scienziati si sono poi basati sui dati diffusi nel 2005 dall’Organizzazione mondiale della sanità, per calcolare il peso medio globale che è risultato di 62 chili.
Con profonde differenze regionali, però. In Nord America, appunto, la media si impenna a 80,7 kg, mentre in Asia scende a 57,7 kg.
Una differenza notevole, soprattutto se si considera che l’Asia ospita il 61% della popolazione globale e ‘pesa’ solo per il 13% sul monte chili mondiale dovuto all’obesità.
“Il problema non è quante bocche ci sono da sfamare, è quanta ‘carne’ c’è sul pianeta“. E oggi “tutti stiamo diventando più grassi”, spiega alla Bbc, ribadendo che il dito non va puntato solo sulle grandi obesità.
Gli USA in cima alla classifica
Gli scienziati hanno persino compilato una tabella dei Paesi più leggeri e di quelli più pesanti, secondo le loro stime. In cima alla classifica ovviamente ci sono gli Usa. E se il resto del mondo seguisse l’esempio degli americani, avverte Roberts, le implicazioni per il pianeta sarebbero drammatiche.
Da qui il monito: “Se ogni Paese avesse lo stesso livello di obesità e sovrappeso degli Usa, in termini di peso sarebbe come avere un miliardo di persone in più“.
All’estremo opposto rispetto agli Usa ci sono Paesi come l’Eritrea, il Vietnam, l’Etiopia.
Ma senza concentrarsi su queste nazioni, sicuramente provate anche dalla povertà, gli scienziati puntano i riflettori su un ‘Paese modello’, il Giappone. Mentre l’indice di massa corporea (Bmi) medio negli Usa era a quota 28,7 nel 2005, nel Paese del ‘Sol levante’ era fermo a 22.
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