Latte materno: come allattare. Nella posizione classica la madre deve stare seduta comodamente, su una sedia bassa o con i piedi poggiati su uno sgabello, in modo che le ginocchia rimangano sollevate, affinché le gambe sostengano il bambino.
La madre non deve abbassare il busto sopra il bambino, ma viceversa è il bambino che deve essere portato al seno.
È importante che la madre e il bambino siano nella posizione detta ventre contro ventre, cioè che non sia il fianco del bambino orientato verso la madre, ma il torace e il ventre.
Il bambino sarà orizzontale, con il naso davanti al capezzolo e le ginocchia all’altezza dell’altra mammella, sostenuto da una o entrambe le braccia della madre.
L’orecchio, la spalla e l’anca del neonato saranno allineati.
Il neonato è attaccato correttamente quando:
- la sua bocca è ben aperta ed il labbro inferiore è incurvato in fuori;
- è più visibile l’areola al di sopra del labbro superiore rispetto al labbro inferiore (i dotti galattofori sono spremuti dal movimento della lingua);
- il mento del neonato tocca il seno;
- sono visibili lente e profonde suzioni;
- il lattante deglutisce e non vi sono rumori o segnali di una suzione a vuoto;
- la mamma, infine, non avverte dolore.
I vantaggi dell’allattamento materno sono sia fisici che psicologici: il bambino assume attraverso il latte materno nutrienti e anticorpi.
Inoltre il legame affettivo fra madre e bambino viene rafforzato grazie all’allattamento materno.
Nel caso la donna debba tornare a lavorare quando il bambino è ancora piccolo, è possibile spremere il latte materno (manualmente, o con gli appositi tiralatte reperibili in commercio) e conservarlo in frigorifero (un giorno) o nel congelatore (tre mesi) per poi somministrarlo al neonato, possibilmente con un bicchierino o un cucchiaino, o con il biberon.
Anche se questo metodo non risponde al bisogno di suzione non nutritiva, è comunque un ottimo metodo per permettere alla donna di allontanarsi dal bambino.
Quanto tempo si può conservare il latte materno?
Se è possibile, si consiglia di raccogliere il latte poco prima della poppata. La conservazione del latte materno fresco, estratto in modo igienicamente corretto e maneggiato con cura, è sicura per 4 ore a temperatura ambiente (15-25°C) e per 24-48 ore in frigorifero (+ 4°C). Se è previsto un periodo di conservazione più prolungato è necessario mantenere il latte in freezer a -20°C. La conservazione del latte congelato è consigliata per un periodo massimo di 3 mesi.
Tabella 2.1 Allattamento materno e false credenze. Non è vero che…
- Il colostro non è sufficiente per prevenire l’ipoglicemia nei neonati a termine
- Bisogna fare la “doppia pesata” nei primi giorni
- Il latte della mamma può essere “leggero”
- Le donne miopi non possono allattare
- Nel sospetto di ittero da latte materno, il latte della mamma va sospeso
- Il neonato di basso peso o il prematuro hanno bisogno di “latti speciali” e non di quello materno
- Allattare frequentemente riduce la produzione di latte
- Una madre deve bere latte per produrre latte
- I bambini riescono ad ottenere tutto il latte di cui hanno bisogno nei primi 5-10 minuti dalla poppata
- Le madri che allattano devono sempre usare entrambi i seni ad ogni poppata
- L’allattamento frequente può portare alla depressione “post-partum”
- Alcuni bambini sono allergici al latte della propria madre.
Settembre 2017 – Pag.13-22