E’ una patologia relativamente frequente in età pediatrica.
Diversi studi della letteratura hanno indicato che, quando viene diagnosticata secondo criteri rigorosi, interessa circa il 1.9-2.5% dei bambini di età inferiore a 1 anno.
Responsabile del frequente sospetto:
È la molteplicità dei quadri clinici con cui si può manifestare.
- Nel 50-60% dei casi si presenta con disturbi gastrointestinali (scarso accrescimento, diarrea cronica o recidivante, vomito o rigurgiti frequenti, coliche gassose, etc);
- nel 50-70% cutanei (eczema atopico, orticaria, angioedema, etc);
- nel 20-30% respiratori (rinite o wheezing recidivante);
- nel 5-9% sistemici (anafilassi).
I latti di soia sono sconsigliati nelle forme gastrointestinali della APLV
Questo per la possibilità di indurre una successiva sensibilizzazione alla soia.
Del tutto sconsigliati sono:
- i latti HA
- solo parzialmente idrolizzati
- e il latte di capra, le cui caseine presentano una elevata omologia (>90%) verso quelle contenute nel latte vaccino
Nessun test di laboratorio da solo è diagnostico.
In particolare, il dosaggio delle IgE specifiche mediante prick test o RAST può essere solo di supporto alla diagnosi. Solo circa il 60% dei casi di ALPV riconosce un meccanismo IgE mediato.