E’ nato.
Sono tutti felici e contenti ma, passati i primi mesi e piano piano, il bambino diventa il “padrone” del lettone.
Non cadete nella trappola!
Non permettete che il bambino si incunei, senza confini e barriere, all’interno della coppia.
Spesso è proprio il bambino a decidere “chi” dorme nel lettone con lui, defenestrando a lungo andare il papà o la mamma. Si creano così strane e rovinose situazioni familiari, più frequenti di quanto si creda.
Il bambino “abita” nel lettone con la mamma, ed il papà viene relegato nella camera del bambino. A questo punto la coppia si è dileguata, si è sottomessa al “re bambino”.
Almeno uno dei due genitori si sente impotente e colmo di risentimento, anche se tenta di negarlo.
Un figlio così inserito nella coppia avrà difficoltà a diventare autonomo
Un figlio così prepotentemente inserito nella coppia fino a farne un triangolo avrà difficoltà ad essere un adulto competente ed autonomo.
Se invece la coppia resiste a questi attacchi (del figlio e dei nonni) vivendo il segreto di coppia, allora la sanità mentale del figlio e della coppia stessa sarà garantita.
Certo, il piccolo despota farà i suoi tentativi intrusivi: “voglio solo il papà per mettermi a letto“, lasciando intendere che la mamma è un genitore di serie B.
O viceversa. “E perché io nel letto sono solo e voi invece siete in due?“.
I bambini sono dei piccoli maestri nel saggiare il lato debole della coppia, ma ne escono rassicurati se i loro tentativi vanno a vuoto.
Sarete una vera coppia rispondendo: “Figlio bello, verrà anche il tuo turno di essere felice con una partner; a te non lasciamo mancare nulla, ma non per questo ci dimentichiamo di noi!”.
Cecilia Pirrone, psicologa e autrice di “Comunicazione e amore”