L’obesità nei bambini li rende più soggetti a infarti e ictus.
Lo studio di Kevin Harris
Lo studio, condotto dal dottor Kevin Harris e presentato in occasione del Canadian Cardiovascular Congress, ha coinvolto 118 tredicenni di cui 63 obesi e 55 normopeso.
Dopo aver esaminato i loro vasi sanguigni con una particolare tecnica ad ultrasuoni, è emerso che i bambini obesi avevano le arterie sclerotizzate proprio come i 40enni affetti da problemi cardiovascolari come ipertensione, e il colesterolo alto.
Una situazione davvero preoccupante, visto che tale indurimento arterioso è alla base di infarti e ictus.
La formazione delle placche aterosclerotiche (simili a dei sacchi che ostruiscono il circuito vascolare), infatti, avviene fin dalla prima infanzia e si ripercuote sulla salute della persona nel corso dell’intera vita.
Secondo gli studiosi canadesi, le cause sono da ricercare:
- nella cattiva alimentazione,
- nella scarsa attitudine al movimento e all’attività fisica,
- nella mancanza di educazione alimentare a scuola e in famiglia.
Gli altri valori analizzati, come il colesterolo e la pressione sanguigna, invece, non mostravano significative variazioni tra i due gruppi.
Secondo Harris, “la pressione sanguigna sistolica è solo marginalmente più alta in questi bambini obesi, ma la rigidità dell’aorta è associata a problemi cardiovascolari e morte precoce”.