È quanto risulta da una ricerca condotta dall’Università dell’Oregon Lundquist College of Business e pubblicata sulla rivista Appetite.
La ricerca pubblicata su Appetite
Secondo i ricercatori i bambini, già da molto piccoli, dimostrerebbero una predilezione per i sapori “decisi”. Quelli, per intenderci, dei cibi molto zuccherati, grassi e salati.
Insomma, se dovessero scegliere, i nostri pargoli (a partire da 3-5 anni) si butterebbero su quello che viene definito junk-food, “cibo spazzatura“:
- patatine
- bevande zuccherate
- panini farciti con salse
- ketchup e maionese
Perché di questa netta differenza di gusti tra i bambini di oggi e quelli di ieri?
La risposta è da ricercare forse negli alimenti per l’infanzia proposti al supermercato e dalla pubblicità?
A quanto sostiene la dottoressa Cornwell, autrice della ricerca, parrebbe proprio di sì: l’esposizione continua a determinati cibi costituirebbe il gusto.
E sappiamo bene quanto i ritmi della vita moderna abbiano influito sulle nostre abitudini alimentari, allontanandoci sempre più dai fornelli e spingendoci a proporre piatti veloci e già pronti, notoriamente molto ricchi di grassi, zuccheri e sodio.
Spiegano gli esperti che per tornare a una alimentazione più sana e corretta è necessario rieducare il nostro gusto, fin da piccoli.
Quindi sarebbe buona norma cucinare – con le nostre mani! – piatti semplici con ingredienti sani (preferibilmente di provenienza e composizione note) e proporre ai nostri figli ricette genuine e manicaretti fatti in casa piuttosto che prodotti preconfezionati, piatti pronti o merendine e snack dolci e salati.
Insomma, gusti semplici è sinonimo di corretta alimentazione.
Fonte: La Stampa.it