LA PRIMA E SOSTANZIALE FORMA DI PREVENZIONE.

L’AGENDA NUTRIZIONALE PERPETUA PER MANGIARE GUSTOSAMENTE SANO!



Acquista su Amazon

Latte materno tra stress perinatale e microbioma intestinale

Latte materno tra stress perinatale e microbioma intestinale

Latte materno tra stress perinatale e microbioma intestinale

A cura del Prof. Giorgio Pitzalis

Lo stress materno perinatale, che include sia lo stress psicologico che quello fisiologico sperimentato dalle donne sane durante la gravidanza e il periodo post-partum, sta diventando sempre più diffuso.

È stato dimostrato che l’esposizione precoce dei neonati ad ambienti avversi come lo stress perinatale aumenta il rischio a lungo termine di disturbi metabolici, immunologici e neurocomportamentali.

Le prove suggeriscono che il microbioma umano facilita la trasmissione di fattori materni ai neonati tramite i microbiomi vaginali, intestinali e del latte materno.

La colonizzazione di microrganismi aberranti nel microbioma della madre, influenzata dall’asse microbioma-cervello-intestino, può essere trasferita ai neonati durante un periodo critico di sviluppo precoce.

Questo trasferimento può predisporre i neonati a un microbioma più incline alle infiammazioni, che è associato a un processo metabolico disregolato che porta a esiti negativi per la salute.

Batteri potenzialmente patogeni (Erwinia, Serratia, T mayombie, Bacteroides) sono stati associati a maggiore stress materno mentre livelli inferiori di stress sono stati collegati a batteri potenzialmente benefici (Lactococcus, Lactobacillus, Akkermansia).

Intanto i ricercatori stanno ampliando la teoria di Barker sulle origini evolutive della salute e della malattia (DOHaD) per dimostrare che l’esposizione ad ambienti come lo stress durante il periodo perinatale può contribuire a rischi a lungo termine per esiti avversi infantili che si estendono fino all’età adulta.

Questi includono malattie metaboliche come:

  • obesità,
  • malattie cardiovascolari,
  • diabete,
  • insieme a malattie immunologiche e disturbi neurocomportamentali.

Ricordo che obesità, pressione alta e glicemia alta sono tra i primi quattro fattori di rischio per morte e malattia nei paesi sviluppati.

In questo senso lo stress perinatale materno rappresenta un fattore prevalente e modificabile che può avere un impatto significativo sulla salute materna, nonché sullo sviluppo fetale e infantile.

Pertanto, merita un’attenzione mirata sia nella ricerca che negli sforzi di assistenza sanitaria preventiva.

Nonostante la credenza storica sulla sterilità del latte umano, studi recenti hanno rivelato una composizione altamente variabile contenente:

  • microbi,
  • leucociti,
  • molecole immunitarie,
  • ormoni,
  • esosomi,
  • microRNA e cellule staminali.

La presenza di queste molecole bioattive e prodotti di attività metabolica nel latte è definita metaboloma del latte e include la totalità dei metaboliti presenti nel latte umano in un dato momento del latte umano è anche influenzato da molti fattori materni come l’età, il BMI materno, nonché fattori di stile di vita come la dieta e la salute emotiva, che a loro volta possono avere un impatto significativo sulla salute del neonato.

I primi 1000 giorni di vita, che vanno dal concepimento al primo anno di vita, sono un periodo critico in cui vari fattori possono aumentare il rischio di condizioni di salute avverse.

È fondamentale affrontare i fattori di rischio modificabili durante questa fase iniziale per promuovere un microbiota intestinale “sano” per la madre e il neonato per mitigare i potenziali rischi.

Fonte:
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0318237

TI POTREBBERO INTERESSARE...