Proprietà immunomodulatorie differenziali dei ceppi di Bifidobacterium longum.
A cura del Prof. Giorgio Pitzalis
- Bifidobacterium longum. I probiotici sono definiti come microrganismi viviche, se ingeriti in quantità appropriate, esercitano un effetto benefico sulla salute dell’ospite, inclusa la prevenzione e il trattamento di alcune patologie.
- È generalmente accettato che un ceppo debba soddisfare una serie di requisiti per qualificarsi come probiotico, come la capacità di sopravvivere al transito gastrointestinale, aderire al muco e mostrare proprietà antimicrobiche e immunostimolanti.
- È riconosciuto che ogni ceppo ha proprietà uniche e diverse e che gli effetti probiotici di un ceppo specifico non devono essere estrapolati ad altri ceppi.
I ceppi di Lactobacillus Bifidobacteri utilizzati come probiotici sono stati riconosciuti per il loro ruolo nella prevenzione e nel trattamento di infezioni gastrointestinali acute, allergie e malattie atopiche e malattie infiammatorie intestinali.
Gli effetti benefici di questi ceppi si basano in parte sulla loro capacità di regolare in modo differenziale la produzione di citochine anti- e proinfiammatorie e l’equilibrio T helper 1 (Th1)/Th2.
Lo scopo di questo studio era confrontare le proprietà immunologiche di ceppi della stessa specie, Bifidobacterium longum, inclusi probiotici commercializzati, commensali umani e ceppi di riferimento, al fine di progredire sui criteri utilizzati per la loro valutazione e selezione per applicazioni cliniche.
Sono stati inoltre valutati gli effetti dei componenti cellulari strutturali e delle molecole secrete di questi ceppi per determinare i loro contributi relativi al potenziale immunitario complessivo di ciascun ceppo.
Sempre in questo studio, è stata rilevata una grande variazione nella capacità di diversi ceppi della stessa specie di Bifidobacterium di modulare la produzione in vitro di citochine da parte di cellule mononucleate del sangue periferico, suggerendo diversi ruoli funzionali.
Nel complesso, i ceppi di Bifidobacterium longum hanno dimostrato di deviare le risposte immunitarie in diverse direzioni in vitro, sia verso un profilo proinfiammatorio che regolatorio.
Ciò suggerisce che ceppi diversi possono avere ruoli funzionali e applicazioni differenti in diverse condizioni patologiche.
Il fatto che le pubblicazioni scientifiche suggeriscano che effetti simili (alleviamento dell’intolleranza al lattosio, miglioramento delle difese contro le infezioni acute, ecc.) siano prodotti da ceppi diversi non deve portare a generalizzazioni sugli effetti probiotici.
Alcuni ceppi possono avere tratti funzionali in comune ma non tutti, e sono necessari studi su ceppi specifici.
Anche condividendo alcune caratteristiche, i risultati ottenuti suggeriscono che alcuni ceppi possono svolgere un ruolo funzionale meglio di altri e quindi è auspicabile un’attenta selezione di ceppi per uso terapeutico.